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Polizze assicurative per catastrofi naturali: analisi IVASS
IVASS ha esaminato 46 polizze assicurative per catastrofi naturali, suggerendo più chiarezza e flessibilità nelle coperture.
L’Italia, come noto, è uno dei paesi europei più esposti a rischi naturali catastrofici a causa della sua particolare posizione geografica e morfologica. Questo scenario, complicato ulteriormente dall’innalzamento delle temperature globali e dai cambiamenti climatici, ha reso il settore assicurativo particolarmente vulnerabile e complesso. Queste sfide impongono alle compagnie assicurative di ripensare radicalmente le proprie strategie in termini di investimenti, governance e gestione dei rischi. Di fronte a questa realtà, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) ha intrapreso un’analisi approfondita delle polizze assicurative attualmente disponibili sul mercato, con un focus specifico sulla sostenibilità ambientale e la copertura dei rischi da catastrofi naturali.
Il documento recentemente pubblicato mira a fornire un quadro dettagliato delle caratteristiche di 46 polizze offerte da 14 compagnie di assicurazione a piccole e medie imprese nonché a clienti individuali.
Polizze assicurative per catastrofi naturali: i margini di miglioramento
L’indagine ha evidenziato come le polizze esaminate siano progettate per rispondere a una varietà di scenari catastrofici, ma abbia anche messo in luce la necessità di un linguaggio più chiaro e univoco nella definizione delle calamità naturali.
Evitare la complessità eccessiva nei questionari assicurativi è un altro punto cruciale sollevato dall’analisi, dato che spesso possono confondere l’assicurato e complicare il processo di liquidazione del sinistro. Inoltre, è stato sottolineato l’importante bisogno di un approccio più flessibile e immediato nell’indennizzo dei danni, suggerendo che le polizze dovrebbero permettere l’erogazione di anticipi per affrontare spese immediate in caso di calamità.
Questo approccio non solo accelererebbe il processo di ripristino ma anche migliorerebbe la percezione della reattività e dell’efficacia dell’assistenza assicurativa. Per quanto riguarda la liquidazione dei sinistri, viene raccomandata una modalità di valorizzazione dei beni immediata ed univoca, che semplificherebbe significativamente il processo di liquidazione.
Dall’analisi emerge chiaramente la necessità di adottare una definizione più ampia e inclusiva di “calamità naturale”, per evitare ambiguità che potrebbero tradursi in difficoltà durante la fase di accertamento del danno. Un altro aspetto critico è la definizione delle condizioni di abuso edilizio e delle costruzioni prive delle necessarie autorizzazioni, che dovrebbero essere chiaramente escluse dalla copertura per prevenire sorprese negative per l’assicurato in fase di liquidazione del danno.
Inoltre, l’indagine propone la non vincolazione della validità della polizza a dichiarazioni precontrattuali inesatte riguardo le caratteristiche costruttive del fabbricato assicurato, elementi spesso ignoti agli stessi assicurati.
Le assicurazioni come strumento di mitigazione dei rischi climatici
Nel contesto di un’evoluzione costante delle condizioni climatiche e ambientali, le politiche assicurative possono svolgere un ruolo chiave non solo nella protezione, ma anche nella promozione di comportamenti virtuosi. Le compagnie di assicurazione sono chiamate a considerare condizioni di assicurazione e di premio più vantaggiose per premiare e incentivare pratiche sostenibili e proattive da parte degli assicurati. Questo potrebbe includere sconti o condizioni preferenziali per coloro che adottano misure per migliorare la sicurezza strutturale dei loro immobili o per coloro che implementano tecnologie eco-sostenibili.
In conclusione, l’industria assicurativa si trova di fronte alla necessità di un aggiornamento continuo delle proprie politiche per rimanere all’altezza delle sfide poste dai cambiamenti climatici e dai rischi catastrofici. Le compagnie che sapranno innovare, offrendo prodotti trasparenti, flessibili e orientati alla sostenibilità, non solo risponderanno meglio alle esigenze dei consumatori, ma contribuiranno attivamente alla costruzione di una società più resiliente e consapevole dei rischi ambientali.
Questo approccio proattivo e consapevole è essenziale per guidare il settore verso un futuro in cui le assicurazioni siano percepite non solo come uno strumento di compensazione, ma come parte integrante della strategia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici globali, rafforzando la loro posizione come pilastri della sostenibilità economica e ambientale.