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Prestiti Famiglie, domanda in aumento nel 2024

Il mercato dei prestiti famiglie ha registrato un significativo cambiamento nel secondo trimestre del 2024

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Il mercato dei prestiti famiglie ha registrato un significativo cambiamento nel secondo trimestre del 2024. La Banca Centrale Europea (BCE) ha riportato un incremento della domanda di prestiti da parte delle famiglie, segnando una svolta rispetto alle tendenze degli ultimi anni.

Questo articolo esplorerà in dettaglio i risultati dell’ultima indagine sui prestiti della BCE, analizzando le dinamiche dei criteri di credito, la tolleranza al rischio delle banche, e le aspettative per il futuro.

Inasprimento dei criteri per le imprese

Le banche dell’area euro hanno segnalato un leggero ma significativo inasprimento dei loro standard di credito per i prestiti alle imprese nel secondo trimestre del 2024. Questo fenomeno riflette una maggiore prudenza da parte delle banche, influenzata principalmente dalla loro tolleranza al rischio.

Inasprimento dei criteri per le imprese

Nonostante un moderato miglioramento nella percezione del rischio, il ciclo di rialzo dei tassi ha continuato a esercitare pressioni restrittive. La concorrenza nel settore bancario ha, tuttavia, contribuito a un lieve allentamento dei criteri di credito per i mutui immobiliari.

Allentamento dei criteri per i mutui immobiliari

Nel contrasto con il comportamento nei confronti delle imprese, le banche hanno mostrato un allentamento netto, seppur moderato, dei criteri di credito per i mutui immobiliari destinati alle famiglie. Questo cambiamento è stato guidato da una maggiore fiducia nel mercato immobiliare e da una percezione più favorevole della solidità economica delle famiglie.

Inasprimento del credito al consumo

Contrariamente ai mutui immobiliari, i criteri per il credito al consumo e altri prestiti alle famiglie si sono ulteriormente inaspriti. Questa tendenza riflette una maggiore cautela da parte delle banche, che preferiscono mitigare i rischi associati ai prestiti non garantiti.

Domanda di prestiti, un cambio di tendenza

L’indagine della BCE ha rivelato un ulteriore calo della domanda di prestiti o linee di credito da parte delle imprese nel secondo trimestre del 2024. Questo declino è attribuibile principalmente ai tassi di interesse più elevati e ai tassi fissi più bassi sugli investimenti, che hanno ridotto l’appetito delle imprese per il finanziamento del debito.

Aumento della domanda di mutui immobiliari

In contrasto con la tendenza osservata tra le imprese, la domanda di mutui immobiliari e di credito al consumo da parte delle famiglie ha mostrato un aumento per la prima volta dal 2022. Questo cambiamento positivo è stato sostenuto da un miglioramento delle prospettive del mercato immobiliare, una maggiore fiducia dei consumatori e un incremento nella spesa per beni durevoli.

Prospettive per i prestiti alle imprese

Per il terzo trimestre del 2024, le banche si aspettano una moderata stretta netta dei criteri di credito per i prestiti alle imprese. Questa previsione indica una continuazione della prudenza osservata nei trimestri precedenti, con le banche che cercano di gestire attentamente il rischio di credito nei loro portafogli.

Stabilità nei criteri di credito per le famiglie

Al contrario, le banche prevedono che gli standard di credito per i prestiti alle famiglie rimarranno invariati. Questo suggerisce una stabilità nel mercato del credito al consumo e dei mutui immobiliari, con le famiglie che continuano a beneficiare di condizioni di finanziamento relativamente favorevoli.

Miglioramento per i titoli di debito

Secondo le banche intervistate, l’accesso ai finanziamenti è migliorato per i titoli di debito e, in misura minore, per i mercati monetari. Questo miglioramento riflette una maggiore disponibilità di fondi per le banche, che possono quindi offrire condizioni di prestito più competitive.

Peggioramento per i finanziamenti a breve termine

Nonostante i miglioramenti in alcuni settori, l’accesso ai finanziamenti a breve termine ha continuato a peggiorare leggermente nel secondo trimestre del 2024. Le banche prevedono che questa tendenza persisterà anche nel terzo trimestre, influenzando negativamente la liquidità a breve termine disponibile per le imprese.

Impatto del rischio di credito

Il rischio di credito percepito nei portafogli prestiti delle banche ha avuto un impatto moderato sulle condizioni di concessione dei prestiti alle imprese nella prima metà del 2024. Le banche hanno continuato a esercitare cautela, bilanciando la necessità di supportare la crescita economica con la gestione prudente dei rischi associati ai prestiti aziendali.

Credito al consumo

Similmente, il credito al consumo ha subito un impatto moderato dalle percezioni di rischio. Le banche hanno adottato criteri più stringenti per mitigare i rischi di insolvenza, pur continuando a soddisfare la domanda crescente da parte delle famiglie.

Mutui immobiliari

In controtendenza rispetto agli altri segmenti, l’impatto del rischio di credito sui prestiti immobiliari è stato neutro. Questo riflette una maggiore fiducia delle banche nella stabilità del mercato immobiliare e nella capacità delle famiglie di onorare i loro impegni finanziari a lungo termine.

Conclusione

L’indagine sui prestiti della BCE per il secondo trimestre del 2024 evidenzia un panorama complesso e in evoluzione per il mercato del credito nell’area euro. Mentre le imprese affrontano criteri di credito più restrittivi e una domanda di prestiti in calo, le famiglie stanno beneficiando di un miglioramento nelle condizioni per i mutui immobiliari e il credito al consumo. Le previsioni per il terzo trimestre indicano una continuazione di queste tendenze, con le banche che mantengono un approccio prudente nella gestione dei rischi di credito. Questo equilibrio tra prudenza e supporto alla crescita economica sarà cruciale per navigare le sfide future e sostenere una ripresa economica stabile e duratura.

Il miglioramento dell’accesso ai finanziamenti per i titoli di debito e la stabilità dei criteri di credito per le famiglie sono segnali positivi, mentre la cautela nei confronti dei prestiti alle imprese e i finanziamenti a breve termine evidenziano le aree di incertezza. Nel complesso, l’evoluzione del mercato del credito nell’area euro richiederà una vigilanza costante e una capacità di adattamento alle mutevoli condizioni economiche e finanziarie.

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