Cybersecurity
Cybersecurity: addetti UE impreparati, servono piani formativi
Un recente sondaggio condotto da ESET, un’azienda specializzata in soluzioni di sicurezza informatica, ha rivelato che il 49% degli addetti aziendali in Europa si sente impreparato di fronte a un cyberattacco
La cybersecurity rappresenta una sfida sempre più pressante per le aziende e le organizzazioni a livello globale. Con il crescente numero di cyberattacchi che possono causare danni economici, reputazionali e operativi, è essenziale avere personale qualificato e aggiornato in grado di prevenire, rilevare e contrastare le minacce informatiche.
Tuttavia, un recente sondaggio condotto da ESET, un’azienda specializzata in soluzioni di sicurezza informatica, ha rivelato che il 49% degli addetti aziendali in Europa si sente impreparato di fronte a un cyberattacco, mentre solo il 38% ha ricevuto una formazione adeguata in materia di cybersecurity negli ultimi 12 mesi.
Lacuna nelle competenze europee
Questi dati evidenziano una grave lacuna nelle competenze e nella consapevolezza degli addetti aziendali europei, rendendoli vulnerabili agli attacchi informatici sempre più sofisticati e mirati. Per mitigare questo rischio, è imperativo che le aziende e le organizzazioni investano in piani formativi efficaci e continui.
Questi piani devono mirare a migliorare le capacità e le conoscenze degli addetti in materia di cybersecurity, rendendoli più responsabili e proattivi nella protezione dei dati e dei sistemi aziendali.
Il quadro europeo della cybersecurity
L’Europa è uno dei continenti più colpiti dai cyberattacchi, registrando un aumento del 36% nel 2023 rispetto all’anno precedente, secondo il report annuale di IBM Security. Settori critici come la sanità, la finanza e l’energia sono i più bersagliati, gestendo dati sensibili e infrastrutture cruciali. I tipi di attacchi più comuni includono ransomware, che blocca l’accesso ai dati o ai sistemi fino al pagamento di un riscatto, e phishing, che inganna gli utenti con email o messaggi fraudolenti.
Iniziative dell’unione europea
Per contrastare queste minacce, l’Unione Europea ha adottato misure legislative come la Direttiva NIS (Network and Information Security) e il Cybersecurity Act. La Direttiva NIS impone agli Stati membri e agli operatori di servizi essenziali di adottare requisiti minimi di sicurezza e di segnalare incidenti informatici alle autorità competenti. Il Cybersecurity Act introduce un quadro comune per la certificazione della sicurezza dei prodotti, dei servizi e dei processi informatici. I
noltre, l’UE ha istituito l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity (ENISA) per fornire assistenza e consulenza, promuovendo la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli attori coinvolti.
Il ruolo chiave degli addetti aziendali
Nonostante queste iniziative, la cybersecurity non può prescindere dal fattore umano, spesso il punto debole della catena di sicurezza. Gli addetti aziendali possono involontariamente diventare vittime o complici di hacker a causa di negligenze come l’apertura di allegati o link infetti, l’uso di password deboli o il collegamento a reti wifi non sicure.
Questi comportamenti possono compromettere gravemente la sicurezza dei dati e dei sistemi aziendali, con conseguenze legali, economiche e reputazionali.
La formazione come investimento
Per affrontare questa sfida, gli addetti aziendali devono essere consapevoli dei rischi e delle responsabilità legate alla gestione delle informazioni e delle risorse informatiche. La formazione in materia di cybersecurity diventa cruciale.
Non solo deve essere personalizzata in base al ruolo e al livello di responsabilità degli addetti, ma deve anche coprire sia gli aspetti tecnici che quelli comportamentali della sicurezza informatica. È fondamentale che la formazione sia aggiornata e ripetuta periodicamente, considerando l’evoluzione delle minacce e delle tecnologie.
Investire per sicurezza e competitività
In conclusione, la cybersecurity richiede un approccio olistico che integri tecnologie, normative e formazione del personale. Il 49% di addetti aziendali europei impreparati sottolinea l’urgenza di investire in piani formativi efficaci.
Questi piani non devono essere visti come un costo, ma come un investimento che, oltre a garantire la sicurezza, contribuisce anche alla competitività aziendale. La cybersecurity è una sfida in continua evoluzione, e solo attraverso la preparazione costante del personale si potranno affrontare con successo le minacce informatiche sempre più sofisticate.