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Mediobanca: utili e dividendi record nonostante le speculazioni

Mediobanca registra utili record di 1,27 miliardi e dividendi in aumento del 26%, ma il titolo scende del 4,1% a causa delle speculazioni.

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Mediobanca Utili netti

Mediobanca ha riportato risultati finanziari eccezionali per l’anno fiscale 2023-24, che si è concluso il 30 giugno. Gli utili netti hanno raggiunto un nuovo massimo di 1,27 miliardi di euro, segnando un incremento del 24,1% rispetto all’anno precedente e superando le previsioni degli analisti fissate a 1,25 miliardi. Questo significativo aumento dei profitti è stato accompagnato da una crescita dei ricavi annuali del 9,2%, raggiungendo i 3,6 miliardi di euro. Il margine di interesse ha contribuito con 1,98 miliardi di euro (+10%), mentre le commissioni hanno totalizzato 940 milioni di euro (+11%).

Il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo unitario di 1,07 euro, in aumento del 26% rispetto all’anno precedente, e ha annunciato un nuovo piano di buyback da 385 milioni di euro. Complessivamente, la distribuzione agli azionisti ha raggiunto 1,1 miliardi di euro, con una crescita annuale di circa il 50%. Questo comprende 885 milioni di euro in dividendi e 200 milioni di euro destinati al riacquisto di azioni proprie. Nonostante questi risultati eccezionali, il giorno dell’annuncio, il titolo di Mediobanca ha chiuso in ribasso del 4,1% a causa delle turbolenze sui mercati finanziari e delle speculazioni su nuove tasse per banche e assicurazioni.

L’impatto delle speculazioni sugli extraprofitti tocca Mediobanca e i suoi utili

Le speculazioni su una possibile nuova tassa sugli extraprofitti delle banche e delle assicurazioni hanno gettato un’ombra sui risultati finanziari positivi di Mediobanca e sul futuro dei suoi utili. Questa ipotesi, che riprende l’idea del prelievo straordinario dello scorso anno, ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori. Tuttavia, l’Amministratore Delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha cercato di calmare le acque sottolineando l’importante contributo fiscale del settore bancario. “Facendo profitti robusti, le banche contribuiscono in modo rilevante al gettito fiscale e credo che già oggi siano tra le società con la tassazione più alta in assoluto,” ha dichiarato Nagel, ribadendo la posizione espressa anche dall’Amministratore Delegato di Intesa San Paolo, Carlo Messina.

Con un debito pubblico che sfiora i 3mila miliardi di euro, appare improbabile che il governo voglia creare ulteriori problemi alle banche, grandi detentrici di titoli di stato e fondamentali per l’economia del paese. Tuttavia, il clima di incertezza e la volatilità del mercato azionario hanno pesato sul titolo di Mediobanca, così come su quelli di altre banche italiane come Mps, Bper, Intesa e Unicredit, che hanno registrato cali significativi dei loro utili nello stesso giorno.

Prospettive future e relazioni con gli azionisti

Guardando al futuro, Mediobanca sembra ben posizionata per continuare a generare profitti solidi e a garantire rendimenti elevati per i suoi azionisti. Tra i principali azionisti della banca figurano Delfin (19,74%) e Caltagirone (9,98%), che non hanno sostenuto la ricandidatura di Nagel e del Consiglio di Amministrazione lo scorso anno, ma che beneficeranno comunque dei consistenti dividendi distribuiti. Delfin e Caltagirone incasseranno rispettivamente circa 180 milioni e 91 milioni di euro con la prossima cedola.

Nagel ha riservato parole di apprezzamento per gli azionisti, sottolineando che i risultati ottenuti superano le aspettative e rappresentano un beneficio per tutti i detentori di azioni. Sul fronte delle Generali, dove Mediobanca detiene una partecipazione del 13,05%, Nagel ha espresso soddisfazione per la performance dell’attuale management e il contributo positivo al bilancio della banca, con un utile di 503 milioni di euro, in aumento del 13,6%.

Nonostante le sfide macroeconomiche e le incertezze normative, Mediobanca rimane focalizzata sulla creazione di valore per i suoi stakeholder attraverso una gestione prudente e strategica delle sue attività. Il futuro appare promettente per la banca, che continua a rafforzare la sua posizione sul mercato e a offrire rendimenti attraenti ai suoi investitori.

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