Cryptocurrency
Bitcoin: cosa cambia con l’approvazione degli Etf da parte della Sec
La Sec, ovvero la Commissione per i valori mobiliari degli Stati Uniti, ha dato il via libera ai primi Etf (Exchange traded fund) che replicano il prezzo del Bitcoin, la più famosa e diffusa delle criptovalute.
Si tratta di una svolta storica per il mondo delle criptovalute, che da sempre cercano di ottenere una maggiore accettazione e riconoscimento da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali.
Perché gli Etf sul Bitcoin sono una novità
Partiamo con il dire cos’è un Etf, ovvero un fondo che replica l’andamento di un indice, di un settore, di una materia prima o di un altro tipo di asset, e che può essere negoziato in borsa come una normale azione.
Per quanto riguarda i Bitcoin, sono circa 10 anni che si attende una quotazione etf di questi e una regolamentazione da parte della Sec che renda questa moneta digitale più mainstream. Stavolta, però, dopo anni di bocciature, a richiedere ed ottenere le quotazioni Etf per i Bitcoin sono state ben 11 grandi case di investimento.
Tra queste le undici istituzioni finanziarie coinvolte, emerge la partecipazione di BlackRock, il più grande gestore patrimoniale a livello mondiale con attivi amministrati per un valore di 10 trilioni di dollari.
Proprio la posizione decisa di questa società d’investimento, che precedentemente aveva ottenuto un sostegno quasi unanime con 575 approvazioni su 576 richieste di Etf prima dell’intervento della SEC, ha gradualmente persuaso gli investitori che questa volta potesse essere un’opportunità promettente.
In Italia e in Europa, tuttavia, l’impatto di questa decisione potrebbe essere marginale. Gli strumenti simili agli Etf su Bitcoin sono già presenti in Europa da circa 5 anni, anche se l’accesso a questi è discriminato dalla politica adottata dalla propria banca.
L’approvazione degli Etf su Bitcoin, però, apre nuove opportunità per gli investitori americani. Considerando le dimensioni del mercato statunitense, potrebbe esserci un aumento significativo della domanda di Bitcoin, influenzando il suo valore e portandolo ad aumentare anche notevolmente.
Etf su Bitcoin: come ha reagito il mercato
Subito dopo la decisione della Sec, il valore del Bitcoin ha registrato un significativo rimbalzo, superando la soglia dei 46.000 dollari, mentre la capitalizzazione di questa principale criptovaluta ha nuovamente raggiunto la cifra di 1.000 miliardi di dollari.
L’evoluzione nelle prossime sessioni rivelerà se l’entusiasmo sarà persistente o se si attiverà il fenomeno “sell the news“.
Quest’ultimo si verificherebbe nel caso in cui coloro che hanno beneficiato del notevole rimbalzo del prezzo del Bitcoin degli ultimi mesi che speravano proprio in una regolamentazione di questo tipo del Bitcoin da parte della Sec, decidano di incassare i profitti e monetizzare.
Indipendentemente dall’andamento della situazione, sicuramente questo rappresenta un traguardo significativo per Bitcoin, paragonabile a quanto avvenuto per l’oro fisico nel 2004 quando il primo Etf legato al metallo prezioso fece il suo ingresso a Wall Street.
Criptovalute e Etf: cosa succederà nel prossimo futuro
La nascita di questi primi Etf su Bitcoin apre sicuramente la strada anche alle altre criptovalute. C’è da aspettarsi che molte altre crypto come Ethereum e Dogecoin seguano la strada del Bitcoin.
Inoltre, è bene ricordare che l’approvazione degli Etf su Bitcoin da parte della Sec non è indice di una maggiore sicurezza intorno alle cripto. Infatti, la realtà è che la natura del Bitcoin rimane immutata: il suo valore è ancorato alla domanda e dunque la sua volatilità persiste.
Quindi, coloro che sono disposti da investire dovrebbero farlo consapevolmente, integrando il Bitcoin in un portafoglio diversificato. La cautela, almeno per il momento, rimane la parola chiave da accostare a questa tipologia di investimenti.
In conclusione, è possibile affermare che mentre gli Etf su Bitcoin rappresentano un passo significativo nella direzione della legittimazione delle criptovalute, l’essenza di questi investimenti rimane intrinsecamente connesso alla volatilità e all’incertezza.