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OpenAI abbandonata da Microsoft chiude in Cina

Microsoft lascia il consiglio di OpenAI mentre OpenAI blocca ChatGPT in Cina. SenseTime e altri competitor cinesi colgono l’opportunità.

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Microsoft lascia openAI

Sotto la crescente pressione degli organi antitrust statunitensi ed europei, Microsoft ha deciso di ritirarsi dal consiglio di amministrazione di OpenAI con effetto immediato. Questo annuncio ha seguito di poco la notizia della chiusura dell’accesso a ChatGPT in Cina da parte di OpenAI. Una mossa che ha sorpreso molti all’interno del settore tecnologico.

Microsoft, che ha investito oltre 13 miliardi di dollari in OpenAI, aveva mantenuto un ruolo senza diritto di voto nel consiglio di amministrazione, un accordo che era stato accettato in seguito agli eventi tumultuosi che avevano coinvolto l’amministratore delegato Sam Altman l’anno precedente.

La decisione di Microsoft non è stata motivata da ragioni di sicurezza ma è attribuibile al crescente controllo da parte delle autorità antitrust sugli investimenti delle grandi aziende tecnologiche nel settore dell’intelligenza artificiale. Questo controllo si è intensificato negli ultimi mesi, riflettendo una preoccupazione globale riguardo all’influenza e al potere delle Big Tech. La scelta di Microsoft potrebbe presto essere seguita da altre aziende tecnologiche di rilievo, come suggerito da alcuni analisti.

La chiusura di ChatGPT in Cina e le implicazioni per il mercato locale

Parallelamente al ritiro di Microsoft, OpenAI ha bloccato l’accesso a ChatGPT in Cina a partire dal 9 luglio. Questa decisione ha generato un notevole disorientamento tra gli sviluppatori e gli utenti cinesi, che utilizzavano il servizio nonostante il blocco imposto dal firewall del governo cinese, aggirabile tramite l’uso di VPN. L’accesso alla piattaforma da parte di OpenAI stessa rappresenta una svolta significativa e arriva in un momento di crescente competitività nel mercato cinese dell’intelligenza artificiale.

Chiusura ChatGPT Cina

La reazione in Cina non si è fatta attendere. SenseTime, uno dei principali attori del settore IA in Cina, ha presentato SenseNova 5.5, un modello che vanta funzionalità paragonabili a GPT-4 di OpenAI. SenseTime ha colto l’opportunità di attrarre gli utenti orfani di OpenAI, offrendo gratuitamente 50 milioni di token per l’uso della sua piattaforma di intelligenza artificiale generativa e supporto gratuito per la migrazione dai servizi di OpenAI ai propri prodotti. Questa strategia aggressiva è volta a consolidare la posizione di SenseTime nel mercato locale e a sfruttare il vuoto lasciato da OpenAI.

OpenAI e dopo la chiusura in Cina: opportunità e sfide future

Il ritiro di OpenAI dal mercato cinese rappresenta sia un’opportunità che una sfida per i concorrenti locali. Mentre aziende come SenseTime e altre grandi firme come Baidu e Tencent cercano di capitalizzare sulla situazione, offrendo incentivi significativi per attirare nuovi utenti, devono anche confrontarsi con problemi strutturali e geopolitici. La recente stretta sulle esportazioni di chip da parte degli Stati Uniti ha colpito duramente le aziende cinesi, limitando la loro capacità di sviluppare e migliorare i propri modelli di intelligenza artificiale.

Questo contesto competitivo e restrittivo ha portato ad una riduzione dei margini di profitto e ad una minore capacità di investimento nella ricerca e sviluppo. Tuttavia, le aziende cinesi stanno cercando di aggirare queste difficoltà attraverso innovazioni creative e alleanze strategiche. Nonostante le sfide, il mercato cinese dell’intelligenza artificiale continua a crescere, alimentato da un forte sostegno governativo e da una base di consumatori tecnologicamente avanzati.

In conclusione, il ritiro di Microsoft dal consiglio di amministrazione di OpenAI e la chiusura dell’accesso a ChatGPT in Cina rappresentano eventi significativi che stanno rimodellando il panorama globale dell’intelligenza artificiale. Mentre le aziende cinesi cercano di riempire il vuoto lasciato da OpenAI, il settore deve affrontare sfide complesse legate alla regolamentazione e alla geopolitica. Il futuro dell’intelligenza artificiale dipenderà dalla capacità delle aziende di navigare queste acque tumultuose e di continuare ad innovare in un contesto in rapido cambiamento.

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