IA
Sora: la nuova IA di OpenAI per trasformare testo in video realistici
Sora, l’IA generativa di OpenIA, trasforma testo in video realistici, aprendo nuove frontiere nella produzione multimediale.
Immaginate di poter creare un video realistico partendo da una semplice descrizione testuale. Per esempio, scrivendo “Un gatto nero salta su un divano rosso e si accoccola”, potreste ottenere una clip di qualche secondo in cui vedete proprio questa scena. Sembra fantascienza, ma è la realtà grazie a Sora, la nuova intelligenza artificiale di OpenAI, la nota organizzazione no-profit dedicata alla ricerca sull’IA.
Che cos’è Sora e come funziona
Sora è il nome del nuovo modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato da OpenAI, lo stesso team che ha creato ChatGpt, il famoso chatbot capace di conversare in modo naturale e di generare testi di vario genere. Sora, però, va oltre il testo e si occupa di generare video a partire da un prompt testuale, cioè una breve frase che descrive ciò che si vuole ottenere.
Il funzionamento di Sora si basa su una rete neurale profonda che analizza il prompt e cerca di capire quali elementi visivi sono richiesti, come i personaggi, gli oggetti, lo sfondo, i colori, le luci, le ombre, i movimenti, le angolazioni, ecc. Poi, la rete neurale genera una sequenza di fotogrammi che compongono il video, cercando di renderlo il più realistico e coerente possibile.
Sora è in grado di generare scene complesse con più personaggi, tipi specifici di movimento e dettagli accurati dei soggetti e dello sfondo. Il modello comprende non solo ciò che l’utente ha chiesto nel prompt, ma anche come i diversi elementi coesistono nel mondo reale. Per esempio, se il prompt richiede una scena ambientata in una città, Sora saprà inserire elementi tipici come le strade, le auto, i palazzi, i cartelli, le persone, ecc.
Quali sono le potenzialità e le sfide di questo nuovo progetto OpenAI
Sora è uno strumento di IA molto potente e innovativo, che apre nuove frontiere nella creazione di contenuti multimediali. Le potenzialità di Sora sono molteplici e riguardano diversi ambiti, come l’arte, l’intrattenimento, l’educazione, la comunicazione, la pubblicità, ecc. Con Sora, infatti, si potrebbe:
- Creare video artistici e sperimentali partendo da idee originali e creative
- Produrre video divertenti e personalizzati per i social network e le piattaforme di condivisione
- Realizzare video educativi e formativi per illustrare concetti, fenomeni, storie, ecc.
- Generare video informativi e giornalistici per raccontare fatti, eventi, notizie, ecc.
- Sviluppare video pubblicitari e promozionali per lanciare prodotti, servizi, marchi, ecc.
Tuttavia, Sora presenta anche delle sfide e dei rischi, legati soprattutto alla questione dell’autenticità e della veridicità dei video generati. Infatti, Sora potrebbe essere usata per creare video falsi, manipolati o ingannevoli, con lo scopo di diffondere disinformazione, propaganda, calunnia, ecc. Inoltre, potrebbe violare i diritti d’autore, la privacy e l’etica, se usata per riprodurre video protetti, personali o sensibili.
Per questo motivo, OpenAI ha deciso di non rilasciare Sora al pubblico per il momento, ma di testarla internamente e di coinvolgere esperti, politici, educatori e artisti per comprendere le preoccupazioni e identificare casi d’uso positivi per questa nuova tecnologia.
Inoltre, OpenAI fa parte del consorzio C2pa, che sta lavorando per creare delle etichette che possano indicare se un video è stato generato da un’IA o meno, e per bloccarne la diffusione online in caso di violazione delle norme condivise.
Insomma, Sora sembra essere uno strumento estremamente performante e utile, tuttavia, ci sono alcune questioni che meritano di essere prese in considerazione, prima di un lancio al pubblico di massa.