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I migliori ETF per investire nell’agricoltura

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Quotazioni titoli su notebook
Quotazioni titoli su notebook (© Unsplash)

L’agricoltura è, storicamente, uno dei settori più resilienti dell’economia globale. Indipendentemente dai cicli economici, infatti, la domanda di cibo rimane costante e, anzi, cresce proporzionalmente all’aumento della popolazione mondiale. Per gli investitori il settore offre opportunità interessanti attraverso gli ETF tematici, che consentono di diversificare il portafoglio puntando su un comparto fondamentale per la sopravvivenza umana. Vediamo allora, nel dettaglio, quali sono le principali caratteristiche di questi fondi d’investimento.

Perché considerare gli ETF agricoli nel proprio portafoglio

Gli Exchange Traded Fund rappresentano gli strumenti ideali per accedere al settore agricolo senza dover selezionare singole aziende. Tra i migliori ETF disponibili sul mercato, quelli focalizzati sull’agricoltura permettono di ottenere un’esposizione a diverse componenti della filiera alimentare: dai produttori di macchinari agricoli alle aziende di sementi, dai fertilizzanti alle commodity agricole.

Il primo vantaggio di questi strumenti deriva dalla diversificazione intrinseca degli ETF, che riduce il rischio specifico associato alle singole società. Un cattivo raccolto di un’azienda o problemi gestionali di un’altra vengono compensati dalle performance positive degli altri componenti del fondo. Questa caratteristica li rende particolarmente adatti anche per chi si avvicina agli investimenti tematici senza alcuna esperienza specifica nel settore agricolo.

L’agricoltura, inoltre, beneficia di alcuni “megatrend” globali di lungo periodo: la crescita demografica, l’aumento del reddito medio nei paesi emergenti, i cambiamenti climatici che richiedono una continua innovazione tecnologica e politiche di transizione verso pratiche più sostenibili. Tali fattori strutturali sostengono la domanda di prodotti e servizi agricoli, e in questo modo creano un contesto favorevole per gli investimenti di medio-lungo termine.

Rischi specifici e considerazioni operative

Investire in ETF agricoli comporta anche dei rischi specifici da considerare attentamente. Le condizioni meteorologiche influenzano significativamente i raccolti e, di conseguenza, i prezzi delle commodity e le relative performance delle aziende del settore. Siccità prolungate, alluvioni o eventi climatici estremi possono causare volatilità significativa nel breve periodo.

Anche le politiche governative possono rappresentare un fattore di rischio. Sussidi agricoli, dazi commerciali e regolamentazioni ambientali variano notevolmente tra i diversi paesi e possono cambiare rapidamente in base agli orientamenti politici. Questi cambiamenti influenzano direttamente la redditività delle aziende agricole e il valore degli ETF che le includono.

La stagionalità è un altro elemento che caratterizza molti prodotti agricoli e crea pattern ricorrenti nei prezzi. Comprendere questi cicli può aiutare a pianificare meglio il timing degli investimenti, anche se una strategia di accumulo progressivo rimane generalmente preferibile per ridurre l’impatto delle oscillazioni di breve termine.

Come integrare gli ETF agricoli in un portafoglio diversificato

Gli ETF agricoli funzionano meglio come componente di un portafoglio bilanciato, piuttosto che come investimento isolato. Una allocazione tipica potrebbe destinare tra il 5% e il 10% del capitale totale a questo settore, e bilanciare l’esposizione con ETF azionari globali, obbligazionari e altri settoriali.

La correlazione relativamente bassa con altri settori economici rende gli ETF agricoli utili per la diversificazione. Mentre tecnologia e finanza sono entrambi comparti che possono soffrire durante le recessioni economiche, la domanda di prodotti agricoli tende a rimanere più stabile rispetto ad altri settori. Questa caratteristica difensiva può smorzare le oscillazioni complessive del portafoglio.

Per chi utilizza piani di accumulo, gli ETF agricoli si prestano bene agli investimenti regolari e graduali. Piattaforme come XTB permettono di impostare acquisti automatici periodici, in modo da sfruttare il dollar-cost averaging per ridurre l’impatto delle fluttuazioni di prezzo nel tempo.

In quanto tempo sono attesi i risultati?

L’orizzonte temporale consigliato per gli investimenti in ETF agricoli è almeno di 5-7 anni, anche se l’ideale sarebbero 10 o più anni. Le dinamiche strutturali del settore richiedono un po’ di tempo per manifestarsi pienamente, e un approccio di lungo termine permette di attraversare i cicli di volatilità senza dover reagire emotivamente alle oscillazioni di breve periodo.

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