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Assicurazioni Catastrofali, perché l’Italia è in ritardo nella prevenzione

Italia vulnerabile ai rischi naturali, in ritardo nelle assicurazioni catastrofali rispetto ad altri Paesi. Necessarie misure decisive.

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Assicurazioni Catastrofali

Durante l’Assemblea Annuale dell’ANIA, la Presidente Bianca Maria Farina ha lanciato un allarme significativo riguardo la vulnerabilità dell’Italia ai rischi Catastrofali e sull’implementazione di nuove Assicurazioni Catastrofali . La situazione appare particolarmente critica: oltre il 95% dei comuni italiani è esposto a rischi di frane, alluvioni ed erosione costiera.

Più dell’80% delle abitazioni civili è a rischio medio-alto di subire danni da uno di questi eventi naturali, mentre circa il 40% delle stesse abitazioni si trova in zone a media ed elevata pericolosità sismica. Questo scenario rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza e l’economia del Paese.

Dati allarmanti sulle assicurazioni catastrofali abitative

Nonostante la chiara esposizione ai rischi catastrofali, soltanto il 45% delle unità abitative in Italia è assicurato contro tali rischi. Questo dato rivela una grave mancanza di preparazione e una carente cultura della prevenzione tra i cittadini italiani.

Dati allarmanti sulle assicurazioni catastrofali abitative

La protezione delle abitazioni, infatti, dovrebbe essere una priorità per mitigare i danni economici e umani che eventi catastrofici possono causare.

Copertura assicurativa per le imprese

Per quanto riguarda le imprese, la situazione è leggermente migliore, ma comunque preoccupante: il 52% delle aziende è coperto contro il rischio di incendio, mentre solo il 5% ha una polizza che copre i rischi catastrofali.

La legge di Bilancio del 2023 (213/23) ha introdotto l’obbligo di copertura assicurativa contro le calamità naturali, ma attualmente riguarda solo le imprese e le aziende. Si attende a breve il decreto di attuazione che potrebbe ampliare l’obbligatorietà della copertura assicurativa anche ad altre categorie, estendendo così la protezione a un numero maggiore di soggetti economici.

Confronto con le esperienze estere sulle assicurazioni catastrofali

In molti Paesi esteri, la copertura assicurativa contro i rischi catastrofali è realizzata attraverso partnership tra il settore pubblico e privato. Questa collaborazione permette di unire le competenze di valutazione dei rischi e dei danni, le reti di distribuzione e di liquidazione del settore privato, con la capacità finanziaria del settore pubblico.

Ad esempio, in Spagna, le compagnie di assicurazione distribuiscono le coperture trattenendo il 5% del premio, mentre negli Stati Uniti, il programma federale contro il rischio alluvionale (NFIP) offre una soluzione simile, combinando risorse pubbliche e private per gestire i rischi. Questi modelli dimostrano come una sinergia tra pubblico e privato possa garantire una copertura più ampia ed efficace.

Il caso della Francia nelle assicurazioni catastrofali

In Francia, privati e imprese sono obbligati a stipulare una polizza antincendio sugli immobili che contiene una clausola contro le calamità naturali. Lo Stato interviene con una società di riassicurazione pubblica che offre alle compagnie la possibilità di riassicurarsi a un tasso fisso di cessione. Questo modello permette di distribuire il rischio in maniera più equilibrata e di garantire una copertura più ampia per i cittadini. L’esperienza francese può offrire spunti preziosi per migliorare il sistema italiano di copertura assicurativa.

Soluzioni future per le assicurazioni catastrofali

Una delle soluzioni adottate in diversi Paesi, tra cui Islanda, Svizzera e Turchia, è l’assicurazione obbligatoria contro i rischi catastrofali. Questo sistema garantisce che tutti i cittadini siano coperti, riducendo l’impatto economico delle calamità naturali sulla popolazione. L’adozione di una simile misura in Italia potrebbe rappresentare un passo decisivo per migliorare la resilienza del Paese di fronte ai disastri naturali.

Rafforzamento delle partnership pubblico-privato

Rafforzare le partnership pubblico-privato potrebbe essere una soluzione efficace per l’Italia. Coinvolgere il settore privato nella valutazione dei rischi e nella gestione delle polizze assicurative, mentre lo Stato potrebbe fornire una rete di sicurezza finanziaria, garantirebbe una copertura più capillare e una maggiore efficienza nella gestione delle calamità. Questa cooperazione può portare a una distribuzione del rischio più equilibrata e a una maggiore protezione per tutti i cittadini.

La necessità di un cambio di rota nelle assicurazioni catastrofali

L’Italia si trova in una posizione svantaggiata rispetto ad altri Paesi in termini di copertura assicurativa contro i rischi catastrofali. È fondamentale che il Paese adotti misure decisive per migliorare la situazione, seguendo gli esempi positivi di altri Stati.

Un futuro più sicuro con assicurazioni catastrofali efficaci

Adottare un sistema di assicurazione obbligatoria, potenziare le partnership pubblico-privato e incentivare la cultura della prevenzione tra i cittadini e le imprese sono passi essenziali per garantire una maggiore protezione contro le calamità naturali. Solo attraverso un impegno collettivo e un piano strategico ben definito, l’Italia potrà affrontare con successo le sfide poste dai rischi catastrofali e garantire un futuro più sicuro per tutti i suoi cittadini. Questo impegno è indispensabile per costruire una società più resiliente e pronta a rispondere con efficacia alle sfide future.

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