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Il 2024 sarà l’anno giusto per chiedere un mutuo?
Il panorama dei prestiti nel 2023 ha registrato un costante aumento dei tassi d’interesse, nonostante le speranze di un’inversione di tendenza a seguito dell’attuazione di politiche meno restrittive da parte della Banca Centrale Europea (BCE).
Tuttavia, rispetto agli ultimi report del 2023, qualcosa sembra che stia cambiando. Infatti, per la primavera è atteso un taglio dei tassi di interesse, ma qualcosa comincia già a muoversi.
Analizziamo la situazione dei finanziamenti nel 2023 per capire in che direzione andrà il 2024.
Analisi Finanziamenti 2023: da dove provenivano le domande?
Analizzando la distribuzione geografica delle richieste, si evince che il 50% di chi ha richiesto un finanziamento risiede nel Nord Italia. Percentuale che sale di altri due punti per importi superiori a 10.000 euro.
Meno interessati sembrerebbero essere stati Sud e Centro, che rappresentano rispettivamente il 28% e il 22% di chi chiede un prestito.
Questa situazione non stupisce, considerando che il settentrione è la macroarea più ricca del paese ed è anche più densamente popolato.
Richiesta di finanziamento nel 2023: quali sono state le finalità degli italiani?
La richiesta di liquidità è stata la finalità più comune per coloro che hanno cercato finanziamenti nell’anno appena trascorso. Tale tendenza, tuttavia, tra il terzo e il quarto trimestre del 2023 ha subito una leggera diminuzione, fermandosi al 28,5% delle richieste totali.
Sono cresciute, invece, le richieste per l’acquisto di auto usate e la ristrutturazione della casa, quest’ultima spinta probabilmente dalla scadenza dei bonus. Per i piccoli importi, invece, si è evidenziata una tendenza al consolidamento finanziario.
In merito agli importi medi richiesti, il consolidamento è rimasta la finalità principale, seguita dall’acquisto di un’automobile nuova, dalla ristrutturazione immobiliare e dall’acquisto di un’autovettura usata.
2023: Anno record per gli incrementi dei tassi di interesse
I dati evidenziano che, nonostante i segnali di ribasso nel settore dei mutui a fine dicembre, il trend al rialzo ha caratterizzato gran parte dell’anno 2023.
Le condizioni di accesso ai finanziamenti sono state notevolmente influenzate dagli aumenti dei tassi ufficiali, con il 2023 che si è rivelato un anno record per gli incrementi.
Il Taeg medio dei prestiti, nel corso del 2023, ha raggiunto il 25,6% in più rispetto all’anno precedente, attestandosi all‘8,73%.
Nel 2023, le condizioni difficili hanno caratterizzato tutto l’anno, incluso il quarto trimestre, durante il quale i migliori prestiti personali hanno raggiunto il 7,64%. Per la cessione del quinto, le condizioni hanno variato dal 5,83% per i dipendenti privati al 4,72% per quelli pubblici.
Si tratta, però, di una tendenza che, seppur con ritardo rispetto alle decisioni della BCE, sembra andare verso una diminuzione dei tassi di interesse.
Finanziamenti nel 2024: cosa cambierà?
Per questo 2024 si pensa che la tendenza al rialzo che ha segnato l’anno appena trascorso abbia raggiunto una conclusione.
Già in questi primi giorni di gennaio 2024 si è avuto un miglioramento delle condizioni dei finanziamenti, con un focus particolare sui prodotti a tasso fisso di durata ventennale, che sono passati dal 3,11% di novembre 2023 al 2,54%.
Le banche hanno già ridotto il tasso fisso di 40-70 punti base rispetto alle offerte di dicembre dell’anno scorso. Tutto questo si traduce in un risparmio molto interessante per gli Italiani che vogliono richiedere un prestito o un mutuo per l’acquisto di una casa.
Infatti, una riduzione di 50 punti base su un finanziamento da 140.000 euro con una durata di vent’anni si traduce in una diminuzione di circa 40 euro sulla rata mensile.
Insomma, che sia questo l’anno giusto per chiedere un mutuo? Le previsioni fanno ben sperare.