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Il futuro incerto e il rischio delle banche europee nel 2024

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L’anno 2024 si apre con un’ombra di incertezza per il settore bancario europeo. Con l’arrivo delle trimestrali, le banche si preparano ad affrontare sfide significative, mettendo sotto i riflettori il rischio che incombe sui bilanci dei gruppi bancari

Scopriamo le ragioni dietro la tensione crescente, analizzando come i cambiamenti nei tassi di interesse e le deboli prospettive economiche possano plasmare il destino finanziario delle istituzioni bancarie nell’Eurozona.

La situazione di crisi delle banche europee

In passato, le banche europee hanno goduto di profitti in aumento grazie all’impennata dei tassi di interesse. Tuttavia, con l’attuale trend di tagli ai tassi di interesse e le incerte prospettive economiche, la corsa ai profitti potrebbe essere destinata a subire una frenata. Il recente picco dell’indice delle banche STOXX Europe 600 ha fatto riflettere gli investitori sulla sostenibilità di questa crescita.

In attesa delle trimestrali, analisti di Reuters lanciano un segnale di avvertimento sulle prospettive finanziarie delle principali istituzioni di credito europee. La loro attenzione è rivolta alla sostenibilità dei profitti, in particolare per le banche che traggono il loro guadagno dalla differenza tra reddito da prestito e costi di deposito. La domanda che si pongono gli osservatori è se la corsa dei profitti e i pagamenti agli azionisti potranno continuare in questo scenario economico incerto.

L’atmosfera è carica di tensione, evidenziata dal calo del reddito da interessi netti (NII) della Bankinter, che ha generato una reazione a catena sulle azioni delle banche rivali. JP Morgan avverte che l’abbassamento dei tassi potrebbe innescare un “ciclo di downgrade” nell’intero settore. 

Investitori preoccupati e doppio rischio per le banche 

Gli investitori, che fino ad oggi hanno beneficiato delle performance positive, cominciano a manifestare preoccupazioni sul cambiamento imminente della situazione.

Uno dei principali punti di preoccupazione per gli investitori è la qualità dei prestiti delle banche europee. L’aumento dei tassi di interesse potrebbe presto riflettersi nei prestiti in sofferenza, con particolare attenzione al settore immobiliare e commerciale in Svezia e Germania. Tuttavia, secondo le valutazioni di Algebris, la bonifica dei prestiti in sofferenza nell’Europa meridionale ha limitato i rischi, mantenendo contenuti i crediti inesigibili.

Algebris offre rassicurazioni sulla gestione dei crediti inesigibili, ma emerge un secondo rischio legato alle deboli previsioni di crescita economica. Le aziende mostrano riluttanza agli investimenti, come evidenziato dal CEO di Commerzbank, Manfred Knof. 

Questa stagnazione degli investimenti potrebbe influenzare direttamente la domanda di prestiti, rappresentando un ulteriore ostacolo per le banche europee.

Il futuro delle banche europee nel 2024 

Il 2024 potrebbe presentare un panorama molto diverso per le istituzioni creditizie in Europa. La politica dei tassi Bce, in fase di allentamento, e la debolezza economica più marcata rispetto ad altre regioni, potrebbero costringere le banche a rivedere le loro strategie. 

Gli analisti prevedono un possibile ridimensionamento dei bilanci, con la crescita del reddito da interessi netti (NII) limitata e un aumento degli utili pari a zero, secondo le previsioni di JP Morgan.

Dunque, il futuro delle banche europee è avvolto da un’aura di incertezza. Mentre il settore ha goduto di periodi di crescita sostenuta grazie agli alti tassi di interesse, la nuova realtà economica potrebbe portare a una fase di adattamento. 

Gli investitori e le istituzioni bancarie dovranno navigare con prudenza queste acque turbolente, preparandosi a sfide imminenti e a una ridefinizione dei modelli di profitto nel contesto economico mutevole dell’Europa.

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