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Digital Asset Anti-Money Laundering Act: scontro negli USA

Il Digital Asset Anti-Money Laundering Act voluto dalla Warren viene fortemente attaccato dalla Blockchain Association.

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Digital Asset Anti-Money Laundering Act
Digital Asset Anti-Money Laundering Act

Negli annali della legislazione statunitense, spesso emergono scontri di proporzioni epiche tra i rappresentanti e le organizzazioni che li influenzano. L’ultimo atto di questo dramma legislativo vede la senatrice Elizabeth Warren protagonisti insieme alla poderosa Blockchain Association.

La causa? Il “Digital Asset Anti-Money Laundering Act” (DAAMLA), una proposta di legge che potrebbe mettere a repentaglio il vantaggio strategico degli Stati Uniti nel mondo della blockchain.

Che cos’è il Digital Asset Anti-Money Laundering Act (DAAMLA)

La DAAMLA, voluta dalla Warren, è una proposta di legge che mira a prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo tramite gli asset digitali, applicando le stesse norme previste per le istituzioni finanziarie tradizionali.

La DAAMLA ha suscitato molte critiche e preoccupazioni da parte della Blockchain Association, un’associazione che riunisce molte delle maggiori realtà del settore, tra cui Coinbase e Andreessen Horowitz.

Blockchain Association contro Warren

L’associazione sostiene che la DAAMLA metterebbe a rischio il vantaggio strategico, l’occupazione e l’innovazione degli Stati Uniti nel campo della blockchain, spingendo le imprese a trasferirsi all’estero. Inoltre, ritiene che la DAAMLA non sarebbe efficace nel combattere gli attori illeciti che usano le criptovalute, ma anzi potrebbe favorire la liquidità in borse offshore non regolamentate, ma andiamo con ordine.

La mossa di Warren e la risposta della Blockchain Association

La senatrice Warren ha gettato il guanto con la presentazione del DAAMLA, attirando l’attenzione di 19 altri senatori, indicando un chiaro consenso politico per il progetto di legge. La Blockchain Association, sorta sotto l’egida di Elon Musk, ha risposto prontamente inviando una lettera alla Commissione per i servizi finanziari della Camera e alla Commissione bancaria del Senato. La missiva esprime le preoccupazioni dell’associazione sulle possibili implicazioni della proposta legislativa.

Secondo la Blockchain Association, l’approvazione del DAAMLA potrebbe mettere a repentaglio non solo l’occupazione ma anche il vantaggio strategico degli Stati Uniti nel settore blockchain. L’associazione argomenta che il sacrificio di decine di migliaia di posti di lavoro non garantirebbe una reale efficacia nella lotta agli illeciti crypto. La lettera inviata rappresenta anche una risposta alle accuse di Warren, che ha accusato l’associazione di minare gli sforzi bipartisan per contrastare l’uso di criptovalute da parte di organizzazioni terroristiche.

Scontro tra Warren e Blockchain Association sul Digital Asset Anti-Money Laundering Act

Le schermaglie tra Warren e la Blockchain Association si intensificano, con la seconda che si impegna in attività di lobbying per far valere il proprio punto di vista. La direzione futura della vicenda è incerta, con il senatore Sherrod Brown, democratico dell’Ohio, che potrebbe giocare un ruolo decisivo considerando la sua influenza nella commissione bancaria del Senato.

La questione cruciale posta dall’associazione è se gli inconvenienti derivanti dalla proposta di legge sarebbero compensati da vantaggi reali nella lotta agli illeciti finanziari, una domanda che, secondo la Blockchain Association, riceve una risposta negativa.

Il DAAMLA solleva polemiche anche per quanto riguarda i minatori di Bitcoin e i validatori di altre blockchain. L’associazione sostiene che considerarli responsabili dell’implementazione dei regolamenti KYC e BSA è impraticabile, data la natura decentralizzata della tecnologia blockchain.

La tensione continua a salire, con una nuova visita della Blockchain Association a Capitol Hill prevista per marzo. L’associazione mira a discutere in dettaglio con i politici sulle questioni relative alla legislazione DAAMLA, ma resta da vedere se questi saranno disposti ad ascoltare le loro argomentazioni. La questione rimane aperta, e l’esito di questa battaglia legislativa potrebbe plasmare il futuro della blockchain negli Stati Uniti.

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